martedì 21 febbraio 2012

Essere genitori oggi

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Un bell'articolo su cosa significhi essere genitori oggi, tratto da www.css-exducere.it

"Cosa significa essere genitori oggi? In una famiglia e in una società che cambiano così rapidamente, essere padri e madri sembra diventato molto difficile.
     La famiglia ha subito una grande trasformazione, da allargata quale era in passato e nella quale vivevano insieme nonni, zii e nipoti, ci troviamo adesso di fronte ad un nucleo familiare sempre più ristretto, composto molte volte anche da un solo genitore che si ritrova, spesso da solo, nella cura e nel delicato momento dell’educazione dei propri figli.
     E’ certamente importante che all’interno della famiglia si venga a creare sempre un ambiente sereno, equilibrato, ricco di calore affettivo e di tutti gli stimoli che trasmessi al bambino lo preparino ad affacciarsi al mondo esterno.
     Mariti e mogli si aspettano l’uno dall’altro calore, affetto e sostegno, ma non solo; “caricarsi insieme” significa unire le forze e le energie, per poter trovare una soluzione a problemi, consolarsi e condividere gli alti e bassi della vita familiare ed extrafamiliare, anche quando queste vengono meno.
     Sembra che i genitori abbiano acquisito una maggiore sensibilità nei confronti dei bisogni dei propri figli ed imparato a leggerne le emozioni, ma soprattutto quanto è facile sbagliare; ciascun genitore dovrebbe dunque imparare a vedere il mondo dal punto di visto del proprio figlio, mettere da parte l’idea che ci si è fatti su di lui per capire quali sono le prove e le difficoltà che affronta quotidianamente, essere coscienti soprattutto di quelle che sono le proprie aspettative nei confronti dei figli che spesso vengono comunicati in maniera errata e possono avere un duro peso nella loro vita.
     Essere genitori significa imparare a vivere anche i momenti di tensione per ricercare in questi sempre un equilibrio e la base per crescere insieme quotidianamente.
     Ci sono dei momenti in cui è necessario essere chiari, forti ma non equivoci, inoltre porre delle regole che siano magari condivise insieme ai figli per un vivere sereno.
     Per essere sicuri che i nostri figli crescano nell’atmosfera familiare giusta dovremmo prima di tutto sentirci soddisfatti di noi stessi e della propria vita, risolvere i problemi invece di evitarli e provare a fare i conti anche con ciò che ci tormenta nelle relazioni all’interno della famiglia. E’ indispensabile pensare al modo di conciliare il lavoro con la famiglia, evitando di trascurare quest’ultima e dedicando il giusto tempo ad entrambi.
     Ascoltate tanto vostro figlio e ciò che dice anche quando non vi parla, ascoltatelo non solo con le orecchie ma anche con la testa e con il cuore perché ogni figlio è speciale ed ha bisogni speciali." Carla Orecchia

mercoledì 15 febbraio 2012

"L'educazione che lascia tracce più profonde è sempre quella della casa. Io ho dimenticato molto di ciò che ho letto sui libri, ma ricordo ancora benissimo tutto quello che ho appreso dai genitori e dai vecchi" 
Beato Giovanni XXIII


Credo che sia una riflessione vera, anche se i tempi sono cambiati...ma io ci credo comunque! Mi chiedo se i genitori di oggi ne siano consapevoli....perché i bambini e i ragazzi, anche nella loro ribellione più profonda, non  verranno mai a chiedere ai propri genitori di essere educati....ma i genitori devono essere coscienti che ogni loro azione va a "formare" e "informare" i figli su qualcosa...per la vita!

lunedì 13 febbraio 2012

Adolescenti in Rete

I genitori percepiscono la rete come un pericolo? Quali sono i rischi per i loro figli? Che misure si possono prendere per una navigazione sicura? Vi propongo un bell'articolo apparso sul Corriere della Sera dello scorso 8 febbraio 2012.



..."Il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri, pone l’accento sulla scarsa alfabetizzazione dei genitori e sui numeri degli adescamenti online: «Se solo sapessero… Dalla ricerca Eu Kids Online emerge che il 4% dei nostri ragazzi (9% la media Ue) incontra persone conosciute online. I nostri dati Ipsos parlano di un 14%: anche se solo la verità sta nel mezzo, sono tantissimi. I genitori devono parlare di più ma anche il governo deve inserire nell’agenda digitale percorsi di tutela: offline l’educazione (e quindi la guida) di genitori e insegnanti, online filtri da parte delle aziende».
Alcuni operatori hanno iniziato a mettere sui propri siti guide per una navigazione sicura. Per fine mese sarà in libreria Sicuri in rete di Mauro Ozenda (consulente informatico) e Laura Bissolotti (psicologa): una guida per genitori e insegnanti all’uso consapevole di Internet e dei social network (Hoepli, euro 14,90)"....
Un aspetto dell'educazione secondo Quino...


giovedì 2 febbraio 2012

Spazio alle domande!

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Educare significa anche lasciarsi provocare, nonostante crei scompiglio e sia scomodo mettersi in discussione....forse perché a volte ci riteniamo superiori e invece di dare una risposta "educativa" dovremmo porci la stessa domanda! e Mafalda in questo ha un master, soprattutto se si parla di coscienza.

Educazione e famiglia

"Educare è un'arte difficile che non si impara sui banchi di scuola, né sui libri. Per quante teorie si apprendano ogni figlio è unica, e richiede attenzioni e metodi unici e personalizzati. A educare sono innanzitutto i genitori con il loro amore, la loro saggezza e intelligenza, con la capacità di spezzare quotidianamente un pane adatto ai figli. .... In questo "esercizio artistico" i genitori si preparano a non essere perfetti, cioè imparano ad accettare i propri limiti, ma possono anche essere disponibili a crescere e fare del loro meglio. .... Oggi, invece, troppo spesso i genitori vivono l'esperienza del senso di impotenza educativo; hanno l'impressione di non riuscire a comunicare nulla, pensano che le altre agenzie educative (televisione, nuove tecnologie, amici, costumi sociali, mode) abbiano mezzi potenti e un'efficacia immensamente superiore. .... Ecco perché dobbiamo tutti ritrovare fiducia nell'educazione e, senza cadere nella rassegnazione, continuare a essere educatori anzitutto lavorando su noi stessi per esserlo in maniera giusta." 

(tratto da Il senso dell'educazione nella luce della fede, capitolo Laboratorio su "Educazione e Famiglia" di G. Dianin e P. Milani - Edizioni Messaggero Padova 2011)

La Republica de los Niños

La Republica de los Niños, conosciuta anche come la Ciudad de los Niños (La Plata, Buenos Aires) è la città dei bambini.

E' stata ideata nel 1951 durante la presidenza di Juan Domingo Peron, come un modello civico in piccola scala e una forma per promuovere l'educazione pubblica, visto che in questa città ci sono il palazzo del governo, la piazza con la statua di San Martin, la chiesa, il palazzo di giustizia, i negozi, oltre che musei, teatro, la dogana, la fattoria... ovvero una idealizzazione delle istituzioni civiche e culturali per i bambini con lo scopo di familiarizzare con esse. 

Questo spazio non solo offre l'opportunità ai bambini di acquisire la curiosità necessaria per la cittadinanza, ma la città dei bambini è stata disegnata per rendere questo apprendimento divertente ed educativo, grazie alla possibilità di partecipare a dei laboratori oltre che visitare il parco e.....giocare!

Un bell'esempio di come sia possibile educare divertendosi! e chiaro...essendo in Argentina Mafalda non poteva mancare!e neanche chi, come me, accompagnando un gruppo di bambini del barrio, si è divertita un sacco insieme con loro in questo luogo magico!

mercoledì 1 febbraio 2012

e Mafalda?

Cosa risponderebbe Mafalda alla preoccupazione di Manolito sulla scuola??? 


beh, diciamo che la sua preoccupazione è un po' diversa!

Cos'è l'Istruzione?

Povero Manolito! è vero che la scuola è il tempio del sapere, però è necessario anche tanto impegno da parte degli alunni e Manolito riconosce tutta la sua fatica! L'educazione è sempre una "questione" tra 2 soggetti, da una parte l'educatore con il desiderio di insegnare, far crescere, e dalll'altra l'educando, nella sua libertà di mettersi in gioco e di impegnarsi!